Durata della quarantena
Quando si desidera introdurre animali da rimonta negativi in un allevamento positivo alla PRRS, la quarantena, o piuttosto l’acclimatamento, devono essere lunghi.
Per “lungo” si intende un periodo non inferiore a 2 mesi poiché, in questo tempo, il nostro intento consiste nell’infettare i nuovi arrivi, dar loro il tempo di riprendersi dall’infezione e perdere lo stato di diffusori del virus prima di introdurli nell’allevamento e cominciare a lavorarci.
Lo status delle scrofette rispetto alla PRRS quando vengono introdotte nell’allevamento da riproduzione
L’obiettivo è quello di far acquisire alle scrofette da introdurre l’immunità alla PRRS, e diventare quindi positive al test ELISA, ma senza diffondere il virus, vale a dire, diventando negative alla PCR.
Come si esegue l’acclimatamento?
Esistono molte tecniche per raggiungere questo status, sebbene alcune funzionino meglio di altre, soprattutto in relazione al rischio di produrre la malattia.
1. Esposizione virale con animali che diffonfondono il virus
Il metodo più comune consiste nel mettere le scrofette in contatto con animali dell’allevamento che sappiamo per certo diffondono il virus.
Questo contatto deve durare circa 15 giorni e garantire un contatto diretto tra gli animali diffusori e le scrofette.
2. Inoculazione del virus vivo:
Un altro metodo di infezione più efficace ma più aggressivo è la siero-infezione. Tale procedura consiste nel prelevare il siero da animali viremici dell’allevamento e iniettarlo nella scrofette da introdurre.
Questa tecnica è molto più efficace nell’ottenere l’infezione, ma può essere molto aggressiva per le nuove scrofette, e può causare delle perdite a seconda del tipo di ceppo presente.
3. Esposizione virale con corde masticate
Infine, un terzo metodo consiste nell’usare le corde usate per la diagnosi mediante i fluidi orali, lasciare che vengano masticate da animali viremici per poi trasferirle immediatamente nei recinti di acclimatamento in modo che le scrofette le mastichino a loro volta.
Questa procedura è semplice, può essere eseguita svariate volte e garantisce che l’infezione venga trasmessa in modo più naturale, risultando quindi meno rischiosa per gli animali da rimonta.
NATURALMENTE, OGNUNO DI QUESTI METODI PUÒ ESSERE ABBINATO ALLA VACCINAZIONE CONTRO LA PRRS.
Abbinando entrambi i metodi, quando è il momento migliore per vaccinare le scrofette, prima o dopo l’infezione da PRRSV?
La vaccinazione post-infezione consente prima di valutare se l’infezione è stata efficace. Consentirà di stabilire un’immunità più forte e riduce il periodo di escrezione (che aiuta a raggiungere uno stato di negatività alla PCR).
Se la vaccinazione viene eseguita prima dell’infezione, il rischio di problemi è ridotto e si riduce anche l’escrezione virale in caso di infezione successiva, ma perdiamo l’opportunità di sapere se l’infezione è avvenuta con successo.
Per maggiori informazioni sulla gestione degli animali da rimonta in un allevamento positivo alla PRRS, vedere questo video “Controlling PRRS” (Controllo della PRRS)
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